Il comportamento delle vacche in stalla

 

STALLE PER VACCHE DA LATTE

Il comportamento delle vacche in stalla

Il comportamento sociale dei bovini è estremamente complesso di tipo gerarchico strutturato in gruppi non molto numerosi.

In genere all’interno della mandria il gruppo delle più anziane ricopre la posizione gerarchica più alta seguito dalle vacche di media età (4 – 5 anni) comprendente il numero maggiore di animali e nel quale lentamente trovano la propria collocazione sociale gli animali più giovani.

Una stabulazione a posta fissa impedisce lo svilupparsi di questa struttura sociale invece riproducibile al pascolo e in stalla a stabulazione libera a patto che i numeri non siano troppo importanti.

È importante osservare il comportamento delle vacche all’interno della stalla: zone inutilizzate della struttura con conseguente affollamento degli animali in altre, possono indicare una cattiva ventilazione che ha come conseguenza il surriscaldamento di alcune zone della stalla.

Cuccette scomode o mal dimensionate porteranno l’animale a non utilizzarle sdraiandosi nei corridoi con il rischio di ferite (provocate per esempio dal raschiatore a farfalla durante l’allontanamento delle deiezioni) e infezioni. L’animale infatti, sdraiandosi in zone poco pulite si sporcherà, soprattutto la mammella, aumentando il rischio di mastiti e infezioni.

La pulizia e l’igiene degli ambienti sono importanti per tenere basso il rischio di infezioni, le vacche possono essere sporche oltre che per carenza di attenzione all’igiene della stalla anche per il verificarsi di episodi diarroici imputabili a cattiva alimentazione o malattie.

In generale la lucentezza del pelo è indice di uno stato di salute buono.

Avere sufficiente spazio a disposizione per le vacche è fondamentale; sempre per le differenze di rango gli animali con una posizione sociale più bassa avranno difficoltà a raggiungere la mangiatoia, l’abbeveratoio o le cuccette se lo spazio a loro disposizione non è sufficiente. Difficilmente infatti questi animali si avvicineranno troppo ad una vacca di rango superiore se non avranno una via di fuga e un passaggio sufficientemente ampio.

La mancanza di cibo,  di acqua, di spazio, una temperatura troppo calda o la presenza di  correnti d’aria sono tutte fonti di stress per l’animale.

Secondo i ritmi naturali, per le vacche l’inverno rappresenta la stagione di asciutta e di avanzato stato di gravidanza per le manze; durante l’estate si ha la fase di lattazione. Per questo motivo sono animali stimolati dalla luce.

Per quanto riguarda le temperature, sono animali che soffrono indubbiamente più il caldo che il freddo; al di sopra dei 25 gradi iniziano ad avere cali produttivi e riduzione nell’assunzione dell’alimento.

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