Le razze ovine

L’allevamento ovino: le razze italiane
L’attività pastorizia, specialmente quella delle pecore, è uno tra i mestieri più antichi dell’uomo. Ne sono testimonianza, a tal proposito, proprio in Lombardia, le pitture rupestri della Val Camonica, risalenti all’epoca del Neolitico. Queste rappresentano le prime forme di allevamenti stanziali, raffigurando pastori con il proprio gregge al pascolo.
L’allevamento ovino nella storia dell’uomo ha sempre costituito una fonte di reddito e di sviluppo per le popolazioni, tanto che era considerata addirittura la misura di ricchezza di un popolo : pecus (pecora) e pecunia (denaro) in latino hanno la stessa radice etimologica.
Ciò è facile da comprendere infatti, per la sua triplice attitudine produttiva (carne, latte e lana) è stato un animale capace di poter vivere accanto all’uomo fornendo alimenti e protezione dai rigori dell’inverno.
Nel corso della sua evoluzione, le razze e i ceppi sopravvissuti, hanno man mano perso questa loro caratteristica di animale a triplice attitudine e soprattutto dai primi del ‘900, sul nostro territorio, si è assistito a una graduale selezione di pecore a indirizzo produttivo prevalentemente da carne nel nord Italia e da latte, nel centro sud e nelle isole.
Tra le razze italiane a prevalente attitudine da carne possiamo ricordare:
Animale di taglia medio-grande (i maschi possono superare i 70 kg di peso e le femmine i 50). Ha testa acorne con profilo rettilineo o leggermente arcuato e vello bianco.
Per la sua rusticità e adattabilità, ben si presta a tutte le tipologie di territorio sapendo sfruttare al pascolo anche terreni marginali. La sua diffusione avviene soprattutto lungo la dorsale dell’Appennino centrale in Toscana, Umbria, Lazio e Molise.
Il prodotto principale è l’agnello che all’età di 100 giorni può raggiungere il peso di 25 kg.
Animale di taglia grande (i maschi possono superare il quintale di peso e le femmine i 70 Kg) ha testa acorne con profilo marcatamente montonino e orecchie lunghe e pendenti. Il vello è bianco.
La sua diffusione è in prevalenza nell’arco alpino della Lombardia, ma nei periodi di transumanza è possibile notare importanti greggi in pianura. Questa razza viene spesso utilizzata per incroci con altre linee genetiche visto le ottime caratteristiche produttive degli agnelli che a 100 giorni di vita possono superare i 30 kg di peso.
Animale di taglia grande che, per caratteristiche morfologiche e di stazza è del tutto paragonabile alla pecora bergamasca di cui in passato si definiva una sottorazza e con la quale oggi viene spesso incrociata. La sua diffusione è in prevalenza in Piemonte, sia nelle zone dell’arco alpino che in pianura nei periodi di transumanza. E’ allevata per la vendita dell’agnello che a 100 giorni di vita supera i 30 kg di peso vivo.
Animale di taglia grande (i maschi raggiungono il quintale di peso vivo e le femmine i 70 kg), ha testa acorne, pesante con profilo marcatamente montonino. Le orecchie grandi, vengono portate lateralmente ed in basso. Il vello è bianco. La sua diffusione è in greggi più o meno consistenti presenti sia in Campania che in Calabria. Razza allevata per la produzione degli agnelli che possono raggiungere i 25/30 kg di peso vivo a 100 giorni di vita con ottime rese alla macellazione.
Merinizzata italiana
Animale di taglia medio-grande (i maschi raggiungono gli 80 kg, mentre le femmine i 50 kg), ha testa acorne con muso rettilineo, il vello è bianco. E’ una razza che deriva dalle razze merinizzate italiane ormai in estinzione (Gentile di Puglia e Sopravissana). E’ una pecora parecchio diffusa nelle regioni meridionali, dove viene allevata per le ottime caratteristiche dell’agnello che 90 giorni di vita raggiunge già i 25 chili di peso vivo.
Tra le razze ovine italiane a prevalente attitudine latte possiamo invece ricordare:
Animale di taglia medio-grande , con peso di circa 80 kg per gli arieti e di circa 60 kg nelle femmine. La testa leggera è acorne e di color rosso mattone, con una striscia bianca sulla linea fronto-dorsale.
E’ originaria della zona di Comiso in provincia di Ragusa, ma per le sue ottime capacità di adattarsi a ogni tipologia di territorio, oggi la si alleva anche nel centro Italia e in rari allevamenti anche al nord.
E’ una buona lattifera, infatti le primipare, svezzati gli agnelli, sono in grado di fornire almeno un quintale di latte per lattazione, mentre le pluripare possono tranquillamente raddoppiare le produzioni. Il latte prodotto per i suoi elevati tassi di grasso e proteine, ben si presta alla trasformazione di formaggi con ottime rese di caseificazione.
Pur essendo una pecora a spiccato indirizzo da latte, non è da sottovalutare la produzione di carne negli agnelli che a 100 giorni di vita, possono raggiungere i 25 kg di peso vivo.
Animale di taglia medio-grande, in cui gli arieti possono raggiungere i 90 kg di peso vivo e le femmine i 60 kg. Dal caratteristico pelo nero, ha testa leggera con profilo montonino e corna seghettate nere.
E’ originaria della provincia di Massa Carrara, ma con il tempo, per le sue buone performance produttive, si è diffusa anche in altre aree e oggi oltre che in Toscana, si trovano allevamenti anche al centro e nord Italia.
Buone le produzioni di latte: le primipare, svezzati gli agnelli, possono superare il quintale di latte per lattazione. Mentre le pluripare possono raggiungere i due quintali di latte, con ottime percentuali di grasso e proteine.
E’ la razza da latte più diffusa sul territorio nazionale, infatti per le sue ottime caratteristiche produttive e di adattabilità, dalla Sardegna, si è diffusa in tutte le regioni soprattutto del centro e sud Italia.
E’ di taglia media, infatti gli arieti, non superano i 60 kg di peso, mentre le femmine i 40 kg.
Ha testa leggera, acorne con profilo rettilineo. Il vello è completamente bianco.
Le produzioni di latte sono sicuramente elevate per la stazza dell’animale infatti, le primipare, svezzati gli agnelli, superano il quintale di latte per lattazione, mentre le pluripare hanno produzioni doppie. Gli agnelli hanno un rapido accrescimento e a 30 giorni, possono già raggiungere il peso di 15 kg.